Quando con 64.000 lire si costruirono il Comune e le scuole di Montevirginio

via-xxiv-maggio-canale-monteranoCapita che documenti freddi e formali, magari letti solo dagli addetti ai lavori, restituiscano, a distanza di anni (in questo caso più di un secolo!), informazioni preziose che altrimenti sarebbero andate perse.
Questa volta ad offrirci una “dimensione” dei lavori pubblici di cento anni fa è il “Giornale dei lavori pubblici e delle strade ferrate”, fondato nel 1874 e con sede a Roma in Via di Porta Salaria 23/A, in uscita ogni mercoledì.
Il numero da cui ho tratto le informazioni riguardanti due opere pubbliche fondamentali per Canale Monterano è il n.1, quello del 7 del gennaio del 1903 e le opere in questione sono: l’edificio comunale, pensato anche per ospitare la scuola, e l’edificio scolastico di Montevirginio.

Nel numero del “Giornale” si da conto che l’appalto per “Lavori di costruzione dell’edificio scolastico municipale in Canale Monterano e di quello scolastico nella frazione Monte Virginio” ammonta a 64.000 lire! Utilizzando i più comuni siti convertitori storici di lire in euro, è facile tirare fuori una somma complessiva che si aggirerebbe oggi attorno ai 290mila euro.

Considerando quanto scrissi già nell’articolo che pubblicai nel giugno del 2017, abbiamo un ulteriore elemento informativo di quello che è stato sicuramente un intervento importante per la vita pubblica e sociale dell’intero paese:
– nel novembre del 1898 con deliberazione unanime del Consiglio Comunale viene decisa la realizzazione dei due edifici;
– nell’autunno del 1902 vengono appaltati i lavori;
– i lavori vengono affidati e seguiti dall’Ing. Eugenio Grimaldi (progettista), dal Sig. Filippo Pincellotti (direttore dei lavori), dall’Ing. Arch. Baldassarre Dionisi (colui che ha gestito i costi);
– a giugno del 1906 vengono inaugurati i locali.

Meno di otto anni che sono serviti ad offrire al paese due servizi pubblici fondamentali: la sede comunale e gli edifici scolastici. Se la prima, a distanza di quasi 120 anni, è rimasta la stessa ed è ancora in funzione, le seconde, invece, hanno avuto un altro sviluppo, conservando comunque anche oggi in maniera silenziosa tra le loro mura ricordi ed esperienze condivise di migliaia di canalesi e montevirginiesi che in quei locali sono cresciuti e si sono formati.

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