Vera e Serenella
Da una collaborazione con il Centro Sociale Anziani “Roberto Scolari” di Canale Monterano nasce il progetto “Interviste della memoria“. Il debutto di questa iniziativa vede protagonista Vera Sabatini o meglio la storia di Gecche, uno dei soldati inglesi protetti da cittadini canalesi durante il periodo della seconda guerra mondiale.
A raccontare questo pezzetto di passato, che scoprirete essere davvero suggestivo e avvincente, due punti di vista diversi: quello di Francesco e di Sara. Sarà davvero curioso vedere come una stessa vicenda possa essere raccontata in modi diversi e come alcune sfumature possano essere state colte dall’uno o dall’altro. Ecco qua due piccoli assaggi:
“Vera ha un volto solare, un sorriso dolce, coinvolgente, sprizza gioia di vivere dall’alto dei suoi 86 anni. Mentre discorriamo sta impastando uno splendido pan del vescovo, mai perdere l’allenamento, intanto racconta di Jack, così lo chiama, anche se si chiama John, Giovanni in italiano ci tiene a sottolineare, quell’inglese alto alto, più di due metri, che nel tempo terribile della seconda guerra mondiale, fu salvato dal padre, Antonio, dalla furia dei tedeschi, presenti in forza nella zona…provammo a dargli qualche nostro abito, ma l’effetto era esilarante, pantaloni al polpaccio e maglioni allo stomaco.”
Clicca qui per leggere il resto dell’intervista vista con gli occhi di Francesco Mancuso
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“L’appuntamento è alle 10 “sotto la chiesa, davanti da Vicerè”. La giornata è fredda ma non piove e insieme a Francesco ci dirigiamo subito verso casa de “La Vera” che ci sta aspettando. Io e Vera ci conosciamo da sempre: la sua energia e la sua allegria sono rinomati e quando ci apre la porta, nonostante fosse un pochino che non ci vedevamo, non posso non notare che per lei il tempo sembra proprio non passare. Un bel cappellino di lana con un fiore laterale, uno strofinaccio sulle mani e un bel sorriso sono il caloroso benvenuto che ci riserva.”
Clicca qui per leggere il resto dell’intervista vista con gli occhi di Sara Pulvirenti
La memoria di Canale Monterano 
Due storie che si incontrano nelle parole di Vera. Ammetto che è davvero difficile arrivare alla fine senza restare profondamente commosso, sia dall’umanità che dalla dolcezza dei racconti. Grazie a Vera per questa bellissima testimonianza, a Voi per averla riportata e condivisa.
Antonio.
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Grazie Antonio per avere letto le interviste e avere addirittura trovato del tempo per lasciare un commento. Presto altri racconti che parlano della nostra memoria.
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